Profilo di donna nella Firenze del Quattrocento

Nel corso di dicembre ho avuto il piacere di lavorare a un libro diverso da quelli che pubblichiamo di solito, sebbene dedicato comunque a fatti storici e a storiche specificià. Si tratta di un testo per teatro, un dramma in due atti (in attesa di messa in scena), scritto da Patrizia Ronzoni e ispirato alla vicenda di una donna fiorentina del XV secolo.
L'autrice, ex docente, frequenta dal 2019 la Scuola di Teatro Fiorentino del Teatro di Cestello di Firenze, partecipando agli spettacoli della Scuola sia per la scrittura che nella recitazione.
Profilo di Donna è il suo primo libro, edito da Press&Archeos. Sul sito della casa editrice è stata pubblicata una recente intervista.

Questo agile libretto è un esempio di quanto e come la specificità storica possa ancora stupirci e rappresentare una miniera per l'elaborazione della realtà attuale, così come ho avuto modo di sottolineare  più volte nei miei articoli.
Profilo di donna sarà presentato il 14 febbraio prossimo al Teatro del Cestello. Nel frattempo è iniziata la distribuzione, tramite web ma soprattutto nelle librerie fiorentine dove il libro ha avuto già molte prenotazioni.
I librai fiorentini hanno quindi colto lo spirito di questa operazione editoriale, che vuole incuriosire chiunque sia appassionato di storia fiorentina e rinascimentale, e di personaggi femminili. Da qui la necessità di fornire il testo di note critiche e di una prefazione a cura della Prof. Paola Manni, dedicata agli aspetti di ricostruzione linguistica-letteraria.


Siamo nella metà Quattrocento.
"Una donna dell’alta classe mercantile, vedova di uno Strozzi, con forza e coraggio guida la sua famiglia: segue da lontano i figli maschi esuli, cercando sempre, con lettere premurose, di consigliarli e di indirizzarli; si prende cura delle due figlie da marito; amministra con oculatezza, tra difficoltà e ristrettezze, il patrimonio familiare sperando di “rifare la Casa” degli Strozzi e di riportare i figli esuli in patria. Sullo sfondo la città di Firenze, con le sue stratificazioni sociali, dai servi e schiavi ai Principali Cittadini, in quel momento di passaggio tra la Repubblica Oligarchica e il Principato, quando furono mantenute le strutture repubblicane, svuotate però della loro funzione e indipendenza, perché controllate da Cosimo de’ Medici e dai suoi partigiani e poi dal figlio Piero.


Un mondo antico, prima delle grandi scoperte geografiche, prima della diffusione della stampa, che ancora crede che la Terra sia al centro dell’universo e la Luna, il Sole e gli altri astri le girino intorno; un mondo profondamente cristiano ma che, nei suoi più colti esponenti, guarda alla cultura classica come ad un modello; un mondo che si esprime con un dolce eloquio fiorentino che suona arcaico alle nostre orecchie; eppure un mondo in cui noi riconosciamo le nostre radici e che negli affetti, nelle passioni, nei travagli dell’anima è a noi straordinariamente vicino".

 

Priflo di Donna nella Firenze del Quattrocento
di Patrizia Ronzoni

Dramma in due atti
dalle Lettere di Alessandra Macinghi Strozzi
(1447-1470)


Profilo di Donna nella Firenze del Quattrocento

Commenti